Secrezione vaginale “strana”: quando preoccuparsi?

Riconoscere le secrezioni vaginali: i sintomi

Le perdite, o secrezioni, sono sostanze fluide emesse da un organo o da un distretto anatomico cavo, come la vagina. La vagina è un condotto lungo circa 8-12 cm che ha origine dall’introito vulvare e si estende fino alla cervice uterina (punto di comunicazione tra vagina e utero). Le perdite vaginali sono costituite dal muco prodotto a livello della cervice e delle pareti vaginali. Molte specie differenti di batteri e lieviti, che costituiscono il microbiota vaginale, vivono in condizioni normali in vagina senza causare sintomi.

La vagina ha solitamente un pH acido dovuto al fatto che i batteri normalmente residenti in essa producono acido lattico. Tali batteri residenti proteggono la vagina dai batteri patogeni.

Riconoscere quando le secrezioni sono così dette “normali” è importante per mantenere una buona salute intima. Vediamo insieme i sintomi che possono farti capire se le tue secrezioni rientrano nella normalità o se invece potrebbe esserci qualcosa che non va, il consiglio è osservare:

  • colore, in condizione di salute sono trasparenti;
  • consistenza, possono variare da acquose a più dense, a seconda del periodo del ciclo;
  • odore, in condizione di salute è leggero, quasi impercettibile o leggermente acidulo;
  • quantità, possono variare nel corso del mese;
  • sensazione, in condizione di salute, benessere, nessun sintomo.

Quali sintomi associati alle perdite vaginali devono preoccupare?

Se noti delle differenze rispetto alla descrizione precedente è consigliabile consultare un professionista della salute. Nello specifico se noti uno dei seguenti sintomi:

  • colore bianco, verde, giallo brillante o con striature di sangue;
  • consistenza schiumosa, grumosa o simile a ricotta;
  • odore forte, sgradevole, di pesce o di marcio;
  • quantità eccessivamente abbondanti o scarse;
  • sensazione prurito intenso, bruciore, dolore durante i rapporti sessuali o minzione, gonfiore vulvare.

Perché le tue secrezioni lì sotto sono così? Le cause

Le secrezioni vaginali possono variare molto da donna a donna e da un momento all’altro del ciclo mestruale. Tuttavia, se noti cambiamenti significativi nel colore, nell’odore, nella consistenza o nella quantità delle tue secrezioni, è importante indagare per capire la causa.

Ecco le cause principali delle secrezioni vaginali anomale.

  • Infezioni: candida, batteri, tricomoniasi.
  • Malattie sessualmente trasmissibili (MST): gonorrea, clamidia.
  • Squilibri ormonali: dovuti alla menopausa, alla gravidanza o all’uso di contraccettivi orali.
  • Allergie: a prodotti per l’igiene intima, a spermicidi o a tessuti sintetici.

Quali infezioni possono causare alterazioni delle perdite vaginali?

Di seguito le maggiori infezioni che provocano secrezioni vaginali.

  • Candida: causa perdite bianche e dense, simili a ricotta, accompagnate da prurito e arrossamento.
  • Batterica: provoca perdite grigiastre, maleodoranti e spesso associate a bruciore.
  • Tricomoniasi: causa perdite giallastre o verdastre, schiumose e maleodoranti, accompagnate da prurito e arrossamento.

Altre infezioni: gonorrea, clamidia, herpes genitale possono causare perdite anomale, spesso associate ad altri sintomi.

Come le mestruazioni e gli ormoni influenzano le perdite vaginali

Le perdite vaginali possono variare notevolmente nel corso del ciclo mestruale, questo perché sono strettamente legate ai cambiamenti ormonali che regolano il ciclo stesso.

Come gli ormoni influenzano le secrezioni vaginali?

  • Estrogeni: questi ormoni femminili sono responsabili dell’aumento della produzione di muco cervicale, ovvero delle perdite vaginali. Quando i livelli di estrogeni sono alti, come nei giorni che precedono l’ovulazione, le perdite diventano più abbondanti, trasparenti e di consistenza filante, simile all’albume d’uovo. Questo tipo di muco facilita il passaggio degli spermatozoi verso l’utero.
  • Progesterone: dopo l’ovulazione, i livelli di progesterone aumentano. Questo ormone rende il muco cervicale più denso e meno favorevole al passaggio degli spermatozoi. Le perdite diventano quindi più scarse e di consistenza più cremosa.

È normale avere perdite più abbondanti prima o dopo le mestruazioni?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo approfondire le varie fasi del ciclo.

  • Fase follicolare: nei giorni successivi al ciclo mestruale, i livelli di estrogeni aumentano gradualmente e di conseguenza anche le perdite vaginali.
  • Ovulazione: nei giorni che precedono l’ovulazione, le perdite raggiungono il picco massimo in termini di quantità e consistenza.
  • Fase luteale: dopo l’ovulazione, i livelli di progesterone aumentano e le perdite diventano più scarse e dense.
  • Mestruazioni: durante il ciclo mestruale, le perdite sono costituite principalmente da sangue mestruale.

Perdite marroni: sono normali o dovrebbero preoccupare?

Le perdite vaginali marroni possono avere diverse cause e non sempre sono motivo di preoccupazione. Il colore marrone indica generalmente un sanguinamento di minima entità, che può avere origini diverse e verificarsi in varie fasi della vita di una donna.

  • Fine del ciclo mestruale: è comune avere delle piccole perdite marroni nei giorni successivi al ciclo, causate dai residui di sangue che si sono accumulati nell’utero.
  • Impianto dell’ovulo: alcune donne possono notare leggere perdite marroni intorno al momento dell’ovulazione, causate dall’impianto dell’ovulo fecondato nella parete uterina.
  • Utilizzo di contraccettivi ormonali: le perdite marroni possono verificarsi nei primi mesi di utilizzo di una nuova pillola anticoncezionale o di altri metodi contraccettivi ormonali.
  • Prossimità della menopausa: in questa fase della vita, le fluttuazioni ormonali possono causare spotting (piccole perdite) marroni.

Quando, invece, le perdite marroni possono essere considerate preoccupanti:

  • perdite marroni abbondanti e prolungate. Se le perdite sono molto abbondanti o durano più di qualche giorno, è consigliabile consultare il ginecologo;
  • perdite marroni accompagnate da altri sintomi. Se le perdite marroni sono associate a dolore pelvico, febbre, prurito, bruciore o cattivo odore, è importante rivolgersi al medico;
  • perdite marroni in età prepuberale o post-menopausa. In questi casi è sempre consigliabile consultare il ginecologo per escludere cause più serie;
  • perdite marroni dopo un rapporto sessuale. Se le perdite marroni si verificano sempre dopo un rapporto sessuale, potrebbe trattarsi di un’infezione o di un altro problema.

A proposito di infezioni e irritazioni intime

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Cosa fare e quando rivolgersi a un professionista della salute

Consigliamo di rivolgersi a uno specialista nei seguenti casi.

  • Cambiamento di colore: se le perdite diventano gialle, verdi, marroni, grigie o presentano striature di sangue.
  • Consistenza anomala: se diventano schiumose, grumose, acquose o eccessivamente dense.
  • Odore sgradevole: un odore forte, di pesce o di marcio è un chiaro segnale di un possibile problema.
  • Quantità eccessiva o scarsa: un aumento o una diminuzione significativa delle perdite rispetto alla norma può essere preoccupante.
  • Prurito, bruciore o dolore: se accompagnate da prurito, bruciore, dolore durante i rapporti sessuali o la minzione, gonfiore vulvare.
  • Perdite persistenti: se le perdite anomale persistono per diversi giorni o si ripetono frequentemente.
  • Febbre o malessere generale: se alle perdite si associano altri sintomi come febbre, mal di pancia o stanchezza.

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