Ti è mai capitato di provare un forte bruciore intimo e un improvviso bisogno di correre in bagno per poi sentire scendere solo alcune goccioline di pipì? Molto probabilmente hai avuto a che fare con la cistite, disturbo delle vie urinarie molto fastidioso che può avere diverse origini.
Magari hai provato a confrontarti con diverse persone, trovando conforto solo dal genere femminile, ma non c’è da stupirsi: si stima che la cistite colpisca maggiormente le donne rispetto agli uomini in un rapporto di 4 a 1.
Riconoscere la cistite non è così facile: ne esistono diversi tipi e molto spesso si finisce con il confondere le cause e ignorare i sintomi, ritrovandosi in situazioni di costante infiammazione e a volte cadendo nella morsa della cistite cronica e recidiva.
Ecco di seguito una carrellata sulle principali tipologie di cistite che possono verificarsi, a seconda della specifica causa.
Il nostro corpo ci parla in diversi modi: la cistite può essere un campanello d’allarme che ti invita a fermarti e prenderti cura di te stessa.
Molto spesso le cause che portano a vivere episodi di cistite sono da ricercare nella propria alimentazione e idratazione. Pensaci su: cosa mangi di solito? Vari abbastanza gli alimenti? Oppure ultimamente la tua dieta è piuttosto disordinata? Per quanto riguarda l’idratazione invece, riesci a bere almeno 1.5 litri di acqua al giorno?
Possono sembrare domande banali, ma molto spesso stanno alla base di tanti disturbi e problemi fisici e psicoemotivi. Nello specifico, le principali cause che scatenano la cistite possono essere:
La cistite batterica o IUV (Infezione delle Vie Urinarie) è una delle tipologie di cistiti più comuni e rispetto ad altre forme di cistite: la sua caratteristica principale è la presenza di batteri, funghi, patogeni e germi nelle urine.
Ciò che succede in pratica durante una cistite batterica è che i patogeni aderiscono sulla parete vescicale e da lì iniziano a riprodursi, scatenando un’infezione e di conseguenza la risposta infiammatoria della cistite.
Come puoi capire che si tratta proprio di cistite batterica e non di altro? Una volta fatte le analisi delle urine (urinocultura), ti basterà osservare la voce sui batteri nelle urine: e se il valore è superiore alle 100.000 UFC (Unità Formanti Colonie), “congratulazioni”, la cistite batterica è venuta a bussare alla tua porta.
Attenta! Tra tutti i batteri, tieni d’occhio l’Escherichia coli: questo batterio presente nel microbiota intestinale degli esseri umani gode di una menzione d’onore, perché infatti è responsabile dell’80% delle cistiti batteriche.
Cosa fare in caso di cistite batterica? Chiedi un consiglio al tuo farmacista di fiducia, che ti indicherà il miglior percorso da seguire. Può essere d’aiuto utilizzare integratori per il benessere intestinale e delle vie urinarie con selezionati ingredienti naturali utili per favorire la fisiologica funzione del sistema urinario. Inoltre è molto importante prestare una particolare attenzione alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti quotidiani.
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Quando sei in bagno fai la pipì con difficoltà e vedi comparire anche del sangue? In questo caso potrebbe trattarsi di cistite emorragica. Questa tipologia di cistite si distingue per la presenza di un’infiammazione molto forte della vescica che compromette i capillari della sottomucosa provocando ematuria e dolore.
Per aiutarti a comprendere meglio questa forma di cistite, è stata classificata in 4 principali gradi, a seconda della condizione che si verifica:
A questo punto, come comportarsi in caso di cistite emorragica? Tutto dipende dalla tipologia di sintomi che si hanno. In generale:
Ti è mai capitato di provare un forte bruciore poco dopo aver passato un momento intimo con la tua dolce metà? È il caso della cosiddetta cistite da luna di miele o cistite post-coitale. Come definirla? Si tratta di una cistite che si verifica tra le 24/72 ore successive al rapporto sessuale, a causa del trauma a cui vulva, uretra e vagina sono sottoposte, oppure a volte a causa di un’infiammazione dovuta allo sfregamento del lattice del contraccettivo.
Cosa puoi fare in questi casi? I sintomi solitamente sono molto simili a quelli di un “classico” episodio di cistite, con difficoltà di minzione, pipì di colore scuro e dall’odore forte, dolore al basso ventre. In questi casi si consiglia di:
Non hai febbre, dolore al basso ventre, bruciore intimo, fastidio alla minzione, ma pensi comunque di avere qualcosa che non va?
Capita a volte che i batteri si nascondano all’interno delle urine restando in silenzio, senza scatenare alcun attacco di cistite. In questi casi si parla di batteriuria o cistite asintomatica, un fastidio che colpisce principalmente donne in gravidanza, bambini e anziani, soprattutto se affetti da diabete.
In generale questa condizione non è così problematica, ma è bene tenerla monitorata svolgendo esami specifici. Può diventare rischiosa nel caso in cui:
A volte la cistite non si manifesta attraverso i sintomi più comuni e le sue cause non sono da ricercare in problemi di regolarità gastrointestinale, di stress o di scarsa igiene, ma piuttosto in ulteriori patologie nascoste, che non sono mai uscite davvero allo scoperto.
Cistite follicolare
Cistite eosinofila
Cistite interstiziale
La cistite follicolare nasce a causa di un’infiammazione cronica caratterizzata da piccoli noduli o follicoli che si formano nella parete della vescica.
Come riconoscerla? Osserva con attenzione il colore dei follicoli: se si tratta di noduli dalla consistenza mucosa e di colore marrone, potrebbe trattarsi proprio di lei. Il consiglio però è di stare attenta: in alcuni casi il muco può diventare di colore viola o grigiastro.
La cistite eosinofila è una forma di infiammazione della vescica urinaria molto rara caratterizzata dall’accumulo di eosinofili, ovvero un tipo di globuli bianchi, all’interno della vescica.
Gli eosinofili si trovano normalmente all’interno del flusso sanguigno in piccole quantità: quando però il corpo ne produce molti di più in risposta ad allergie, infezioni o malattie autoimmuni, in alcuni casi gli eosinofili si accumulano in vari organi e tessuti dove possono causare lesioni e infiammazioni.
In questo caso purtroppo non esistono trattamenti specifici per questa tipologia di cistite, se non quelli classici che prevedono integratori e rimedi naturali, antidolorifici e antibiotici.
A differenza della comune cistite, quella interstiziale non è causata dalla presenza di batteri o agenti infettivi, ma dalla struttura della parete interstiziale della propria vagina. Per questo viene chiamata anche “sindrome della vescica dolorosa”, una condizione per cui si verifica un indebolimento del rivestimento della parete vescicale, la quale di conseguenza è costantemente infiammata.
Come puoi riconoscere la cistite interstiziale? Non è così semplice. I sintomi con cui si manifesta sono molto simili a quelli della classica cistite: quello che potrebbe capitarti è che durante l’ovulazione e il flusso mestruale o durante periodi di forte stress fisico ed emotivo, questo disturbo si faccia più sentire. Saranno però solo degli esami specifici a poterti dare delle risposte certe.
Parlando di possibili soluzioni, ad oggi purtroppo non esiste una vera e propria cura mirata per questa forma di cistite.
Ora che hai terminato la lettura avrai capito che la cistite è un’infiammazione fastidiosa piuttosto comune tra le donne, ma non per questo irrisolvibile!
Con la giusta dose di pazienza e di perseveranza, se trattata nel giusto modo riuscirai a ritrovare il tuo equilibrio. Se hai altre curiosità, dubbi, o se desideri maggiori informazioni puoi chiedere un consiglio al nostro team di esperte.💜
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